Sole 24 Ore, “Innovation days”

Giampiero Castellotti
29/11/2024
Tempo di lettura: 8 minuti
Giovani

Crescita, export e innovazione sono al centro del Roadshow Innovation Days, organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Confindustria, che questa mattina ha riunito decisori istituzionali, imprenditori, professionisti e accademici locali per discutere tematiche cruciali per lo sviluppo economico del Lazio.

L’innovazione è il grande motore di crescita delle aziende italiane: investire nelle nuove tecnologie e nei processi produttivi all’avanguardia significa fatturato e produttività maggiori e marginalità migliore.

La mattinata di lavori di questa quinta tappa del roadshow, iniziata alle ore 10 presso presso Zest Hub (Stazione Termini)è stata aperta dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini e da Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, che ha sottolineato al pubblico in sala come “Investire in innovazione significa guardare al futuro, dare nuove opportunità ai giovani, e dimostrare con i fatti che in Italia lavorare, crescere ed avere successo è possibile. È per questo che, come Confindustria Giovani – ha proseguito Di Stefano – abbiamo deciso di intraprendere il percorso degli Innovation Days con Il Sole 24 Ore, percorso che si fonda sul desiderio di contribuire a modernizzare il nostro Paese, puntando su digitale e sostenibilità, rimettendo al centro i giovani e le loro competenze, e dando visibilità alle eccellenze del nostro made in Italy. Abbiamo avuto modo di dimostrare quanto startup e nuove imprese siano fondamentali per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese: creano nuovi posti di lavoro qualificati, favorendo anche il rientro dall’estero di ricercatori e founder italiani, rispondono al desiderio di imprenditorialità delle nuove generazioni, modernizzano la pubblica amministrazione e le imprese mature come motore dell’open innovation. Serve quindi una alleanza tra pubblico e privato affinché questo potenziale innovativo venga valorizzato e fatto crescere.”

Si è parlato subito di nuove politiche industriali per spingere la crescita del territorio: un talk a più voci con Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria: “Unindustria crede fermamente che il Lazio possa rafforzare il suo ruolo guida nell’economia del Paese. Per questo, abbiamo lanciato un piano Industriale, una piattaforma di proposte per far crescere e investire le impresemigliorare l’attrattività del territorio e spingere ancora l’export attraverso un giusto mix tra manifattura e servizi avanzati, perché quanto più è equilibrato il rapporto tra industria, servizi e capitale della conoscenza, tanto più l’innovazione genera valore e occupazione di qualità. Il Rome Technopole è un tassello importante in questo scenario perché vuole diventare un punto di riferimento nazionale per l’eccellenza tecnologica e la formazione delle competenze necessarie alle grandi trasformazioni, digitale e green, e alle sfide nel campo della salute“.

Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma ha sottolineato il punto di vista dei poli di formazione e ricerca: “Di fronte ai cambiamenti in atto, le Università sono chiamate a essere parte attiva nella ricerca e nello sviluppo, con operazioni di sistema radicate nel territorio sulle quali possano convergere pubblico e privato, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione nel sistema formativo universitario e agevolare per giovani e donne l’accesso al mondo del lavoro. Il polo tecnologico “Rome Technopole” coordinato da Sapienza, ne è esempio concreto: un ecosistema dell’innovazione PNRR partecipato da atenei, istituzioni, enti pubblici, imprese, e incentrato sui pillar che caratterizzano la nostra regione, il Lazio: transizione energetica, transizione digitale, biofarma e salute”.

La situazione economica delle piccole e medie imprese della regione è stata analizzata attraverso il consueto market watch di Banca Ifis, a cura di Andrea Berna, responsabile Commercial Banking, Banca Ifis sul tema del sistema territoriale tra voglia di innovazione e sfida del Giubileo. Ne è emerso che: “Il Lazio è la seconda regione italiana per Pil generato, con una quota dell’11% del totale ed è seconda solo alla Lombardia. La capacità produttiva della Regione scaturisce non solo dalla presenza di Roma Capitale che veicola corporation e turismo, ma anche e soprattutto dalla straordinaria vivacità delle piccole e medie imprese presenti sul territorio regionale. Queste hanno sviluppato elevati livelli di specializzazione che permettono di competere a livello internazionale. Il rallentamento dell’export dovuto alla congiuntura macroeconomica viene bilanciato dalle imprese laziali con investimenti in innovazione che puntano a migliorare le catene di generazione del valore. Come Banca Ifis, riscontriamo una costante richiesta di supporto alla liquidità di impresa e alle attività di investimento, con particolare focus sulla transizione digitale e sugli investimenti in sostenibilità”.

La seconda tavola rotonda si è concentrata sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, IoT e Digitalizzazione come leve dell’ecosistema regionale dell’innovazione. Tanti gli interventi in programma per questo tema così centrale: tra gli altri, quello di Roberta Cocchieri, Head of Sales Strategic Accounts Centro-Sud,TIM Enterprise“Il mercato dell’Intelligenza Artificiale è in costante crescita. È un settore trainato prevalentemente dalle grandi aziende e proprio per questo ci aspettiamo uno sviluppo interessante nel prossimo futuro anche per le PMI. TIM Enterprise, grazie alle sue competenze e professionalità, è in grado di offrire alle aziende gli strumenti per compiere questa trasformazione tecnologica in diversi ambiti, come ad esempio il mondo delle operations, dell’automazione dei processi, del retail e della logistica.  Un’esperienza consolidata che ci aiuta a comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti, realtà pubbliche e private, che hanno necessità di orientarsi al meglio per muoversi in questo contesto in fortissima accelerazione”.

Alla stessa tavola rotonda è intervenuta anche Bianca Maria Colosimo, presidente del Comitato Tecnico-Scientifico MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile: “Le nuove tecnologie hanno e avranno un ruolo cruciale per il futuro del manifatturiero italiano. Tra le sfide principali, la necessità di una formazione mirata a un uso strategico dell’AI, la continuità e interoperabilità nella gestione dei dati, la definizione di priorità chiare, volte a ottimizzare l’investimento in tecnologie digitali. Bisogna inoltre bilanciare innovazione e sostenibilità ambientale, integrando soluzioni che riducano consumi e impatti, verso un futuro più competitivo e a zero sprechi. Il progetto Made in Italy Circolare e Sostenibile (MICS) coinvolge a questo fine oltre 100 imprese e 40 organismi di ricerca, per un impegno complessivo di circa 127 milioni di euro. L’obiettivo è trasformare la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale in strumenti strategici per potenziare la creatività, l’innovazione e la sostenibilità del Made in Italy.”

Non poteva mancare la best practice di Leonardo, con l’intervento di Massimiliano Dispenza, Head of Quantum Technologies, Optronics & Advanced Materials Labs, Leonardo Innovation Labs: “L’Intelligenza Artificiale e le altre tecnologie innovative sviluppate dall’Azienda e potenziate dall’attività di ricerca svolta nell’ambito dei Leonardo Innovation Labs, costituiscono un asset strategico trasversale, in particolare per lo sviluppo di soluzioni integrate multidominio nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Svolgendo attività di ricerca avanzata in questi campi, Leonardo rappresenta un polo di attrazione di giovani talenti italiani e stranieri, affascinati dalla ricerca industriale e si candida ad essere un luogo di formazione di futuri ricercatori in discipline STEM. Ricordo, infine, che solo nel Lazio Leonardo conta oltre 6.000 persone (di cui circa 50 ricercatori appartenenti al network dei Leonardo Innovation Labs) ed è alla guida di un ecosistema produttivo composto da circa 830 aziende con più di 24mila occupati complessivi.  L’Azienda è il fulcro di una filiera che contribuisce al PIL regionale con circa 1,9 miliardi di euro e al rafforzamento del settore high-tech, anche grazie agli ingenti investimenti in R&S, che rappresentano quasi il 13% del totale regionale”.

Antonella Zullo, CEO Zest Innovation, ha commentato come “l’ecosistema della Regione Lazio è oggi un laboratorio dove il talento, la ricerca e l’impresa hanno creato poli di innovazione di eccellenza in settori strategici per lo sviluppo del Paese, come il cleantech, la cybersecurity e l’healthtech. Come Zest vogliamo contribuire alla trasformazione tecnologica dell’ecosistema territoriale, con una prospettiva a lungo termine molto importante: rendere la Regione la porta di innovazione del Mediterraneo. Con le sue peculiarità la Regione Lazio può affermarsi come ecosistema nazionale e internazionale di riferimento per gli investimenti pre-seed e seed in startup e per il corporate venturing”.

Al sostegno per l’internazionalizzazione delle imprese è stato dedicato l’intervento di Vera Veri, responsabile Investimenti Partecipativi Simest (Gruppo CDP). “Simest da anni persegue un continuo percorso di innovazione con l’obiettivo ultimo di permettere alle imprese italiane di fronteggiare i mutamenti dell’attuale contesto economico, continuando ad investire sull’innovazione e la crescita all’estero” – ha dichiarato Vera Veri.

Oggi abbiamo, di fatto, ri-formulato le nostre tre linee di business, finanziamenti agevolati, investimenti partecipativi e supporto all’export, in modo da seguire le imprese sia negli investimenti in transizione digitale ed ecologica, sia, grazie alla strutturazione di una reti di sedi all’estero e alla costituzione di misure e riserve ad-hoc per la finanza agevolata, nell’approccio a mercati strategici per il Made in Italy, come l’area balcanica e il continente africano.”

Main Partner del Roadshow sono Banca Ifis, MICS e TIM Enterprise, Partner Istituzionale è CDP; Official Partner Audi; Local Partner della tappa laziale sono Enel, Fincantieri, Kyocera, Leonardo, Simest.

Innovation Days Lazio vede il Supporto di ItalyX, Partner 24 Ore Network.

Giampiero Castellotti