Roma, nasce Frontiere: 100 nuovi posti di lavoro nelle new generation technology

Vanessa Pompili
23/02/2023
Tempo di lettura: 5 minuti
Innovazione Digitale

Apre i battenti a Roma Frontiere, il nuovo polo di consulenza tech per le aziende, che promette 100 nuovi posti di lavoro nelle tecnologie di frontiera e raddoppio del fatturato in tre anni. Nato con l’obiettivo di supportare e accelerare la digitalizzazione delle aziende attraverso l’utilizzo delle new generation technology, dalla realtà aumentata a quella virtuale, dal metaverso al Web3.

A dare il via al progetto presentato il 22 febbraio nella Capitale, una squadra di professionisti dell’innovazione – Alfredo Adamo (Chief Executive Officer), Ciro Romano (Chief R&D Officer), Gianfranco Iannello (Chief Revenue Officer), Noemi Adamo(Chief eXperiences Officer), Alessandro Niglio (Chief Strategy Officer), Gaetano Rossi (Chief Operation Officer), Marco D’Ambrosio (Chief Mobility Solutions and Services), Giorgio D’Ammassa (Sales Manager) – che hanno deciso di far confluire la loro esperienza e il loro know how in questo nuovo polo della consulenza tecnologica. Frontiere, infatti, nasce dall’unione di tre società già operative sul mercato: Alan Advantage, GreenVulcano Technologies e Hueval. L’obiettivo di crescita di Frontiere è quello di raggiungere i 15 milioni di euro di fatturato raddoppiando i posti di lavoro, oggi le tre aziende impiegano già oltre 100 persone, entro il 2025.

Tanti e altamente specializzati i profili ricercati. Al primo posto ci sono tutte le professionalità di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, a seguire quelle relative all’universo Web3 Specialist mentre al terzo posto ci sono i Software Developers di cui attualmente il mercato è carente, solo in Italia, di centinaia di professionisti. Ci sono poi figure come l’AI Prompter che sono di fatto appena nate. Si tratta di professionalità per migliorare e sfruttare al meglio le nuove tecnologie emergenti e che vanno ridefinendosi anche in maniera drastica ogni volta che nuove tecnologie si affermano. Ma riteniamo che allo stesso modo, anche le figure di “nuovi designer”, a cavallo tra umanesimo e tecnologia, rientrano nelle cosiddette “professioni del futuro”. Ma anche Data strategist, Designer di artificial intelligence, Machine Learning Engineer, Blockchain Specialist, Digital Artist per Web3, Cloud Architects, Innovation manager: saranno queste alcune delle professioni che Frontiere cercherà sul mercato per inserirle all’interno del suo team operativo, in un progetto di formazione continua garantito dai rapporti attivi con università e centri di ricerca in Italia e all’estero, dal Politecnico di Milano al MIT di Boston. La selezione sarà aperta su tutto il territorio italiano, con un’attenzione particolare al Sud Italia: il Centro di Innovazione e Sviluppo della nuova realtà, infatti, ha sede a Napoli.

Professionisti tech: non si trova il 46,4% dei profili ricercati – Frontiere metterà così a servizio delle aziende la sua squadra di professionisti ad alta specializzazione tecnologica, saldando quel gap tra domanda e offerta a cui le imprese vanno incontro soprattutto quando si parla di ricerca in campo tech. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, infatti, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per le posizioni tecnologiche è in rapido aumento: la difficoltà di reperimento di professionisti adeguati riguarda il 46,4 per cento dei profili ricercati, un valore superiore di circa otto punti percentuali a quello di un anno fa e che equivale a oltre 177mila profili dei 382mila ricercati. 

Fino a +60 per cento di presenza sul mercato per i partner di Frontiere – Miglioramento del business in termini di fatturato, ma anche efficientamento dei processi interni con un significativo cambiamento dei metodi di design e produzione che saranno sempre più basati sull’impiego della Artificial Intelligence: questi i plus che le aziende partner di Frontiere avranno avvalendosi dei servizi forniti dall’hub. Si è stimato infatti che i servizi e soluzioni innovative proposte da Frontiere ai propri clienti possono aiutarli a migliorare la presenza sul mercato del 20-60% a seconda delle aree impattate, mentre in altri casi l’impatto previsto è sul margine, tramite efficienza e taglio di costi. Ma soprattutto, la lunga esperienza dei soci di Frontiere nel campo dell’innovazione fornisce alle aziende clienti la possibilità di aggiungere modelli di business al proprio piano industriale, entrando su nuovi mercati o meglio ancora creando nuovi mercati se le innovazioni sono radicali. Inoltre, l’attenzione di Frontiere alla sostenibilità ambientale, sociale ed all’etica nell’adozione di nuove tecnologie fornisce ai clienti ulteriori ritorni di immagine, economici e di rilievo istituzionale.

Prevista l’apertura nel 2024 sempre a Roma anche del Design Center legato a Frontiere, che avrà come obiettivo quello di affiancare ai professionisti delle tecnologie emergenti figure dal know how umanistico, per accompagnare gli interventi di innovazione con il senso del gusto, dell’estetica e del bello tipici del Made in Italy.

Alfredo Adamo, Chief Executive Officer di Frontiere ha dichiarato: “Siamo entusiasti di annunciare il lancio di Frontiere. Il nostro obiettivo è quello di creare soluzioni innovative per le sfide del futuro, utilizzando la tecnologia per risolvere problemi complessi e migliorare la vita delle persone. Siamo impegnati a costruire un team di talenti eccezionali, a investire in ricerca e sviluppo e a collaborare con i nostri partner per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo pronti a sfidare il futuro e a portare la tecnologia ad un nuovo livello”.

Gianfranco Iannello, Chief Revenue Officer ha aggiunto: “Siamo impegnati a costruire prodotti e servizi di alta qualità, a sviluppare soluzioni all’avanguardia e ad offrire un’esperienza unica ai nostri clienti. Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo e di contribuire al successo nel mondo del Made in Italy, anche nel settore delle tecnologie di frontiera”.

Vanessa Pompili