Riciclo: Italia leader europeo

Vanessa Pompili
23/12/2022
Tempo di lettura: 7 minuti
Riciclo

In 25 anni, con la riforma avviata con il decreto n. 22 del 1997, in Italia si è passati dall’emergenza rifiuti all’eccellenza nel riciclo e oggi l’Italia è leader europeo del riciclo dei rifiuti e l’industria del riciclo ha conosciuto una crescita costante quantitativa e qualitativa. L’Italia rappresenta un’eccellenza mondiale per pannelli truciolari da legno riciclato, carta e vetro ad alto tasso di riciclo.

Questi alcuni dei dati del rapporto Il Riciclo in Italia 2022, realizzato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile e presentato in occasione della Conferenza Nazionale dell’Industria del Riciclo “L’eccellenza del riciclo e le sfide future”, promossa dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Conai, con Pianeta 2030 del Corriere della Sera, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Ispra.

Nel 1997 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani era solo del 9,4 per cento e l’80 per cento dei rifiuti finiva in discarica. Solo il 21 per cento dei rifiuti industriali veniva riciclato e il 33 per cento finiva in discarica. Nel 2020 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è arrivata al 63 per cento e lo smaltimento in discarica è sceso al 20 per cento, mentre il riciclo dei rifiuti industriali ha superato il 70 per cento e lo smaltimento in discarica è sceso al 6 per cento.

Questo cambiamento nella gestione di rifiuti ha alimentato la crescita dell’industria italiana del riciclo diventata un comparto rilevante e strategico del sistema produttivo nazionale che conta 4.800 imprese, 236.365 occupati, genera un valore aggiunto di 10,5 miliardi (aumentato del 31 per cento dal 2010 al 2020) e che produce ingenti quantità di materiali riciclati.  Si tratta di 12milioni e 287 mila tonnellate di metalli, in gran parte acciaio; di 5 milioni e 213 mila tonnellate di carta e cartone; di 2 milioni 287 mila tonnellate di pannelli di legno truciolare; di 2 milioni e 229 mila tonnellate di vetro riciclato; un milione e 734 mila tonnellate di compost e 972 mila tonnellata di plastica riciclata.

Nel complesso la produzione di materiale riciclato è aumentata del 13,3 per cento tra il 2014 e il 2020. L’ Italia, nel 2020 ha riciclato il 72 per cento di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali, un primato europeo, (il 53 per cento la media Ue e il 55 per cento quella della Germania), con un tasso di utilizzo di materiali riciclati sul totale dei materiali consumati al 21,6 per cento (media Ue 12,8 per cento, 13,4 per cento in Germania).

Anche per la gestione dei rifiuti d’imballaggio l’Italia è un’eccellenza europea del riciclo con più di 10,5 milioni di tonnellate avviate a riciclo, con un tasso pari al 73,3 per cento nel 2021, superiore non solo al target europeo del 65 per cento al 2025 ma, con 9 anni di anticipo, anche al target europeo del 70 per cento al 2030.

Rapporto

Le performance delle diciannove filiere del riciclo

Carta e vetro, elevato il riciclo – Il tasso di riciclo degli imballaggi di carta nel 2021 ha raggiunto l’85 per cento e per il vetro il 77 per cento e hanno superato il target europeo al 2030. Nel 2021 il 63 per cento di carta e cartone e il 61,6 per cento di vetro prodotti in Italia provengono da riciclo.

Imballaggi in plastica, progressi e sfide – Al 2021 la percentuale di riciclo dei rifiuti di imballaggi in plastica ha raggiunto il 56 per cento, + 14 per cento, rispetto al 2016, superando il target del 55 per cento al 2030, ma la nuova metodologia europea di misurazione dei target, ridurrà la percentuale attuale. Necessaria quindi la crescita della raccolta differenziata e/o lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclo

Allumino e acciaio, buoni i livelli di riciclo – Al 2021 la percentuale di riciclo degli imballaggi di alluminio sull’immesso al consumo ha raggiunto il 68 per cento e la percentuale degli imballaggi in acciaio il 72 per cento. L’Italia è il leader europeo nel riciclo del rottame di ferro.

Riciclo del legno, eccellenza italiana nei pannelli truciolari – Nel 2021 la percentuale di riciclo sull’immesso al consumo degli imballaggi in legno ha raggiunto il 65 per cento, a fronte di una media Ue del 32,4 per cento. Il 97 per cento del materiale legnoso riciclato in Italia viene trasformato in pannelli truciolari settore dove l’Italia è un’eccellenza mondiale.

Bioplastiche, aumenta il riciclo organico – Nel 2021 sono state prodotte 1,6 milioni di tonnellate di bioplastiche compostabili, in crescita rispetto al 2020 (+25 per cento). Con il riconoscimento del Consorzio Biorepack, il riciclo organico potrà arrivare a 51,6 chilotoni nel 2024.

Frazione organica, in crescita il riciclo – Nel 2020 sono state avviate a riciclo 7,2 milioni di tonnellate di rifiuti organici e sono state ricavate circa 2,2 milioni di tonnellate di compost e circa 130 milioni di metri cubi  di biometano. Prioritario migliorare gli impianti per produrre compost di qualità e biometano.

Pneumatici fuori uso, aumentare il riciclo – Nel 2020, in Italia sono state gestite oltre 442 mila tonnellate di PFU e nel 2021 circa il 52 per cento è stato destinato al recupero di energia e il 48 per cento al recupero di materia. Per far fronte alle possibili limitazioni dell’uso degli intasi di gomma per campi sintetici è atteso il decreto ministeriale per l’utilizzo di polverino per asfalti modificati.

RAEE, raccolta in crescita ma lontana da target Ue – Nel 2021 sono state avviate a trattamento 385.000 tonnellate di RAEE, + 5,3 per cento rispetto al 2020, lontano dal target Ue del 65 per cento per il 2019 e non adeguato alla crescita del 16,6 per cento nel 2021 della vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Pile e Accumulatori, tasso di raccolta in calo – Nel 2021 sono state raccolte 10.200 tonnellate di pile e accumulatori portatili esausti, in calo del -7,4 per cento rispetto al 2020, pari al 32 per cento dell’immesso nell’ultimo triennio, ancora lontano dal target europeo del 45 per cento in vigore dal 2016.

Oli minerali esausti, in crescita la raccolta – Nel 2021 gli oli e grassi vegetali e animali avviati a riciclo sono stati 77.000 tonnellate, in crescita del 5 per cento rispetto al 2020. Rigenerato il 98 per cento del raccolto.

Veicoli fuori uso raggiunto l’obiettivo di riciclo – Nel 2020 sono state trattate 1,2 milioni di tonnellate di veicoli con un calo del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente. La filiera, da anni, ottiene una percentuale di reimpiego e riciclo dell’84,7 per cento del peso medio del veicolo, in linea con il target dell’85 per cento previsto per il 2015, ma non raggiunge il target Ue di recupero del 95 per cento perché la filiera non dispone di impianti.

Rifiuti tessili, prevista crescita – L’Italia ha anticipato al 1° gennaio 2022 l’obbligo della RD per i tessili, stabilito nell’Ue per il 2025.  Le 143.300 tonnellate di rifiuti tessili raccolte e avviate al riciclo nel 2020, diminuite del 9 per cento rispetto al 2019, dovrebbero crescere notevolmente nei prossimi anni.

Rifiuti inerti, ad un passaggio critico – Nel 2020 i rifiuti inerti da C&D avviati al recupero di materia sono stati 39,1 milioni di tonnellate, il 77,9 per cento di quelli prodotti, oltre il target europeo del 70 per cento in vigore dal 2020. Il DM End of waste, entrato in vigore il 4 novembre 2022, non operando alcuna distinzione delle elevate qualità richieste in base agli usi a cui gli aggregati sono destinati, determinerebbe una restrizione delle quantità attualmente recuperate negli impianti esistenti, con notevole aumento di quelle da smaltire in discariche non disponibili.

Rifiuti da spazzamento stradale cresce la raccolta – Tra il 2016 e il 2020 è raddoppiata la raccolta, da 215 a 422 chilotoni.  Tuttavia, una quota ancora significativa è conferita in discarica senza alcun tipo di pretrattamento.

Fanghi di depurazione, incentivare il recupero – Nel 2020 la gestione dei fanghi da trattamento acque reflue urbane ha riguardato oltre 3,4 milioni di tonnellate. Alle operazioni di smaltimento è stato avviato il 53,5 per cento e il 44,1 per cento alle operazioni di recupero.

Oli Minerali, tasso di recupero alto – La filiera degli oli lubrificanti in Italia detiene un primato di eccellenza europeo. Da un lato il tasso di recupero dell’olio usato è oltre il 46 per cento contro un 41 per cento circa europeo; dall’altro la rigenerazione dell’olio raccolto raggiunge da alcuni anni il 98 per cento (61 per cento nell’Ue).

Solventi, la maggioranza riciclati – Nel 2021 i reflui con solventi per il 77 per cento sono stato riciclati, per il 21 per cento smaltiti, e per il 2 per cento avviati al recupero energetico.

Vanessa Pompili