Ponte sullo Stretto, i geologi offrono il proprio supporto

Nataliya Bolboka
26/05/2023
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Poyab Bridge Under Construction, Fribourg, Switzerland

Gli “Aspetti geologici, sismici e normativi delle opere infrastrutturali complesse nell’area dello Stretto di Messina” sono al centro del convegno tecnico-scientifico organizzato e patrocinato dal Consiglio nazionale dei geologi (Cng), dalla Fondazione centro studi del Cng e dagli Ordini regionali dei geologi di Calabria e Sicilia. Patrocinato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, il convegno si è tenuto ieri, 25 maggio, a Reggio Calabria, ed è previsto oggi a Messina.

Il “Dl Ponte” appena convertito in legge, infatti, richiede una particolare attenzione all’aggiornamento della modellazione geologica. Come hanno sottolineato il presidente del Cng, Arcangelo Francesco Violo, ed il presidente del suo Centro studi, Lorenzo Benedetto, attraverso il convegno la categoria dei geologi vuole offrire il proprio supporto specialistico per contribuire all’aggiornamento delle conoscenze tecnico-scientifiche su un contesto territoriale tanto peculiare, quale appunto è quello dello Stretto.

L’evento offre quindi “un’occasione preziosa di confronto tra esperti su un tema tecnicamente complesso che merita di essere approfondito sia per gli aspetti territoriali sia per quelli progettuali”, ha dichiarato Giulio Iovine, presidente dei Geologi della Calabria. “Il ponte a campata unica più lungo al mondo dovrebbe essere realizzato, infatti, in un territorio geologicamente complesso, tra quelli a maggiore sismicità del Mediterraneo, al confine tra settori litosferici in allontanamento, con sollevamento differenziato sulle due sponde. Esso è, peraltro, attraversato da un sistema di faglie attivo, responsabile del terremoto del 1908, tra i più violenti tra quelli storicamente accaduti in Italia”, ha spiegato.

Intervenuto all’evento a Reggio Calabria, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha ribadito l’importanza strategica del ponte sullo Stretto di Messina nel corridoio Scandinavo – Mediterraneo, che rappresenta un volano per lo sviluppo economico e un’occasione di crescita per la regione siciliana e per il Paese. Un’opera green e di grande valore infrastrutturale.

Allo stesso tempo, per restituire “all’opinione pubblica un quadro svincolato da ogni pregiudizio politico”, come lo ha definito Mauro Corrao, presidente dei Geologi della Sicilia, l’evento ha previsto la partecipazione di autorità politiche ma anche di importanti esponenti del mondo scientifico.

“L’occasione per mettere a disposizione del governo, dell’opinione pubblica e di tutti coloro che vorranno meglio orientarsi per approfondire il tema, studi scientifici aggiornati, dati robusti e nuove conoscenze”, ha dichiarato in una nota il vicepresidente Cng, Filippo Cappotto. Continuando: “La comunità scientifica studia, elabora e approfondisce continuamente i dati sulla sismicità recente e storica dell’area, e perfeziona il modello geologicostrutturale dello Stretto di Messina all’origine dei terremoti del passato. La realizzazione di opere infrastrutturali complesse, e in particolare l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina in un’area con caratteristiche geologiche peculiari, non va vista come una ‘sfida’ ma invece rappresenta l’opportunità di mettere a frutto i risultati di decenni di ricerca scientifica e le competenze tecniche che l’Italia possiede nel campo ingegneristico”.

Nataliya Bolboka