Parità di genere: il 15 febbraio scade la domanda per l’esonero contributivo

Nataliya Bolboka
03/01/2023
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Genere

Scade il 15 febbraio 2023 il termine per presentare la domanda per gli sconti contributivi a favore dei datori di lavoro privati che hanno conseguito la certificazione di parità di genere prevista dall’articolo 46-bis del decreto legislativo 198/2006, modificato dall’articolo 4 della legge 162/2021.

Le modalità e i criteri per accedervi sono stabilite dal decreto interministeriale del 20 ottobre 2022,
pubblicato il 29 novembre sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e preso di concerto con i ministri per le Pari opportunità e la Famiglia e dell’Economia e delle Finanze.

Il beneficio consiste in uno sgravio dell’1 per cento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per il personale impiegato nel periodo di validità della certificazione. Sarà applicato su base mensile per un massimo di 50mila euro all’anno. Per la misura sono stati stanziati 50 milioni di euro per ogni anno ma, nel caso in cui le risorse disponibili dovessero essere insufficienti, il beneficio verrà proporzionalmente ridotto per garantire un più ampio accesso all’esonero.

Possono accedervi tutte le imprese del settore privato che hanno ottenuto la certificazione di parità di genere entro il 31 dicembre 2022. Introdotta dal 1° gennaio 2022 con il nuovo articolo 46 bis del codice, la certificazione attesta l’implementazione di misure concrete per ridurre il divario di genere in riferimento a sei diverse aree: reclutamento delle risorse; opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; parità salariale; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro; cultura e strategia; governance.

La domanda per l’esonero contributivo può essere presentata online sul sito dell’Inps dal 27 dicembre 2022 al 15 febbraio 2023. Deve contenere: i dati dell’azienda; una stima media della retribuzione mensile, dell’aliquota datoriale e della forza aziendale; la dichiarazione sostitutiva di essere in possesso della certificazione di parità di genere e il periodo di validità della stessa; la dichiarazione sostitutiva dell’assenza di provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro.

Nataliya Bolboka