“Mygrants”, web-app educativa e di assessment per rifugiati

Giampiero Castellotti
03/06/2022
Tempo di lettura: 4 minuti

In poco più di tre mesi, solo in Italia, sono arrivate dall’Ucraina oltre 128mila persone: di queste il 52 per cento sono donne, il 15 per cento uomini e il restante 33 per cento bambini e bambine.

Questi sono i dati che diffonde “Mygrants”, la web-app educativa e di assessment usata da migranti e richiedenti asilo in Italia, basata sul microlearning e con un obiettivo preciso: trasformare l’immigrazione in un’opportunità, sia per le persone migranti che per le comunità ospitanti. 

“Dopo una fase iniziale di emergenza e di prima accoglienza, vi è ora la necessità di fare programmi a medio e lungo termine – commenta Chris Richmond ‘Nzi, fondatore di Mygrants. “Ora la sfida è questa: saremo in grado di integrare le persone ucraine nel tessuto economico e sociale del paese? L’attuale priorità deve essere la mappatura delle competenze pregresse delle persone ucraine, al fine di individuare la destinazione professionale più idonea per ogni singola persona”

È così, per rispondere in tempi brevi a quest’esigenza, che nasce “Mygrants for Ukraine”: la web-app “Mygrants” si propone come soluzione per la mappatura, l’aggiornamento e la validazione delle competenze delle persone ucraine sulla base del fabbisogno occupazionale italiano.

Gli obiettivi principali di “Mygrants for Ukraine” sono: la riduzione delle tempistiche (e dei costi) di transizione dalla dipendenza all’aiuto, verso un’effettiva autonomia personale e professionale delle persone (migranti in generale e ucraine); la valorizzazione del bagaglio di competenze, conoscenze e abilità pregresse già presenti in Italia, individuando l’idonea destinazione professionale per ogni singolo profilo; soddisfare il crescente fabbisogno occupazionale italiano in diversi settori, dall’informatica alla meccanica, dall’interpretariato all’assistenza alla persona. 

“Accedendo a ‘Mygrants for Ukraine’, qualsiasi persona ucraina può (in ucraino oppure inglese) creare un proprio account su ‘Mygrants’ e personalizzare il suo percorso informativo e/o di assessment in base alle sue priorità, oppure alle sue ambizioni personali e professionali – aggiunge Chris Richmond ‘Nzi. “Non solo formazione: ‘Mygrants for Ukraine’ fornisce a tutte le persone ucraine attualmente presenti sul territorio italiano l’accesso a informazioni relative al funzionamento del sistema di asilo e altre informazioni di prima utilità”.

Dal momento della creazione dell’account è possibile accedere a moduli quiz tematici progressivi, per validare e rafforzare le proprie competenze e molto altro: grazie ai dati generati in base alla tipologia e alla qualità dei contenuti svolti, “Mygrants” genera un curriculum dinamico obiettivo che, per ciascuno degli utenti, è in grado di delineare il settore professionale più congeniale, evidenziando competenze tecniche, il livello di istruzione e le esperienze lavorative pregresse, le competenze trasversali, digitali, linguistiche ma anche hobby e interessi.

“Mygrants for Ukraine” non è destinata solo all’utilizzo del singolo: mira infatti a coinvolgere anche tutte le PMI, corporate e agenzie interinali che vogliono aderire alla progettualità tramite Pickme, la piattaforma di “Mygrants” a loro dedicata.

“Pickme è dedicata a tutte le PMI, corporate e agenzie interinali che hanno a cuore i temi della sostenibilità e dell’inclusione sociale, desiderose di soddisfare parte del loro fabbisogno prendendo in considerazione un talent pool di competenze di persone provenienti da paesi terzi”.

Tramite Pickme, l’obiettivo per le aziende è quello di poter avere accesso a un un nuovo talent pool di competenze sempre aggiornate, basate su evidenze oggettive, identificando i profili più idonei per specifici ruoli professionali e programmando il proprio hiring a breve, medio e lungo termine.

“Attualmente stiamo lavorando con alcune istituzioni pubbliche e governative al fine di individuare come ‘Mygrants for Ukraine’ possa essere usata anche da loro per massimizzare il processo di integrazione socio-professionale delle persone ucraine già presenti in Italia – conclude Chris Richmond ‘Nzi.Ovviamente ci auspichiamo che, già dalle prossime settimane, altre tipologie di organizzazioni pubbliche e private (tra cui Anci, Caritas Italiana, Action Agency, Croce Rossa Italiana, ministero del Lavoro, ministero dell’Interno, etc) possano prendere parte a questa iniziativa.

(foto: Mygrants)

Giampiero Castellotti