Moda, dal Mimit 250 milioni per il 2025

Nataliya Bolboka
28/01/2025
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Per il 2025 il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha destinato al settore della moda 250 milioni di euro, di cui 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100 milioni ai Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel comparto.

Si tratta di “una scelta strategica per sostenere un comparto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy e un pilastro della nostra economia”, ha commentato il ministro Adolfo Urso nell’annunciare le misure durante il Tavolo permanente della Moda, tenutosi nei giorni scorsi. L’obiettivo, infatti, è definire risposte concrete e unitarie alle sfide del settore della moda e supportare le imprese dinanzi alla duplice transizione green e digitale, in Italia così come nell’Unione europea.

Le risorse stanziate dal Mimit prevedono “strumenti concreti per dare alle aziende della moda la stabilità e la fiducia di cui hanno bisogno per tornare a crescere”, ha spiegato il ministro Urso. Determinante, in tal senso, il Ddl sulle Pmi promosso dal Mimit e recentemente approvato dal Cdm, che stanzia 100 milioni per i contratti di sviluppo per il settore della moda, oltre a prevedere misure innovative, come la staffetta generazionale nelle imprese, l’incentivazione alle aggregazioni e l’attesa riforma dello strumento dei Confidi.

Il ministro ha ricordato che nel corso del 2025 saranno destinate alle imprese di tutti i settori produttivi risorse per oltre 22 miliardi di euro. “Questo sarà l’anno decisivo, massimo sforzo per il rilancio industriale nella sfida alla duplice transizione green e digitale”, ha affermato Urso, illustrando le misure messe in campo dal governo, che annoverano circa 9 miliardi per le misure fiscali Piano Transizione 4.0 e 5.0 e Ires premiale; 2,2 miliardi per il credito d’imposta nella Zes unica; oltre 7,5 miliardi tra contratti e mini contratti di sviluppo; 1,7 miliardi della Nuova Sabatini. “Un impegno importante a fronte delle ristrettezze del Bilancio, a cui possono usufruire anche le imprese del comparto moda, di cui 3 miliardi dedicati esclusivamente alle PMI e 4 miliardi destinati esclusivamente alle imprese del Mezzogiorno”.

Riguardo il tema del credito d’imposta ricerca e sviluppo, Urso ha annunciato la presentazione di un emendamento al Dl Milleproroghe per migliorare la misura già predisposta in Legge di Bilancio “per dare una soluzione, per quanto sostenibile, a quanto accaduto nel passato, che pesa come un macigno anche sulle imprese della moda”. L’emendamento, tra l’altro, riapre i termini di adesione alla procedura di riversamento e prevede uno sconto in sostituzione del contributo – che avrebbe penalizzato imprese che devono riversare somme rilevanti – nei limiti di uno stanziamento complessivo di 250 milioni. “Sappiamo che è una soluzione parziale ma dobbiamo tenere conto delle compatibilità di bilancio”, ha aggiunto il ministro.

Nataliya Bolboka