Manovra 2023: da gennaio smart working solo per lavoratori fragili

Nataliya Bolboka
22/12/2022
Tempo di lettura: 2 minuti
Smart Working

Dal 1° gennaio niente più smart working per chi ha figli minori di 14 anni. Tra le novità della nuova manovra solo i lavoratori fragili potranno usufruire del lavoro agile tramite procedura semplificata, che comunque sarà valida solo fino al 31 marzo 2023. Per tutti gli altri, invece, saranno applicati gli accordi collettivi e, nel caso non ve ne siano, da gennaio dovranno tornare in presenza.

Infatti, secondo l’emendamento approvato in commissione Bilancio della Camera, il datore di lavoro assicura lo svolgimento del lavoro in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento” solo per i lavoratori fragili.

In base al decreto del ministero della Salute del 4 febbraio 2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.35 dell’11 febbraio 2022, vengono riconosciuti come fragili, persone con patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità. Per esempio pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria, che si sono sottoposti a un trapianto; pazienti oncologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, o soggetti a dialisi; pazienti che presentano tre o più delle seguenti condizioni patologiche: cardiopatia ischemica; fibrillazione atriale; scompenso cardiaco; ictus; diabete mellito; bronco-pneumopatia ostruttiva cronica; epatite cronica; obesità. Condizioni che devono essere attestate da certificato medico.

Non si sono fatte attendere le proteste sui social, in particolare su Twitter, dove si legge di un ritorno al
medioevo e di pessimo segnale. “È surreale e profondamente scellerato nei confronti dei genitori lavoratori che fanno i numeri per conciliare lavoro e famiglia” scrive un utente. Decisione ancor più criticata perché risulta in contrasto con i proclami di Fratelli d’Italia e della maggioranza per la difesa delle famiglie.

Contrariata Riccarda Zezza, fondatrice di Lifeed, società di education technology, ha commentato: “L’estensione del diritto al lavoro agile per genitori di figli under 14 sarebbe stata un’azione di governo apprezzabile, che poteva rompere uno schema precostituito. Abbiamo bisogno di una spinta al cambiamento, parlare al mercato del lavoro che è cambiato e sta ancora cambiando a velocità mai viste prima ma a cui il ‘sistema lavoro’ sta reagendo con molta resistenza e lentezza”.

Nataliya Bolboka