
Nel made in Italy, in particolare nel settore del lusso, le imprese non trovano il personale con le competenze richieste. Si accentua il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Altagamma con Unioncamere, relativi alla previsione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine, presentati durante la Giornata Altagamma, in Italia saranno 276mila le persone ricercate tra il 2024 e il 2028 nelle filiere dell’alto di gamma nei settori Motori, Alimentare, Ospitalità, Moda e Design.
Si stima che le aziende in circa il 50% dei casi avranno difficoltà a reperire le figure professionali di cui hanno bisogno. Un paradosso se si pensa che la disoccupazione giovanile raggiunge il 20%.
Il fabbisogno è in crescita rispetto alla prima stima elaborata nel 2019, quando si prevedevano per i successivi cinque anni 236mila unità.
Nel dettaglio, la stima di occupati per il settore alimentare è di 60mila unità, per il settore ospitalità 32mila unità, per il settore moda 75mila unità, per il settore design 29mila unità. Nel 2023 i settori che hanno denunciato le maggiori difficoltà sono stati quello del Design (57%), dei Motori (55.9%), dell’Ospitalità (47,7%), della Moda (47,5%) e dell’Alimentare (38,9%).