“Made in Italy Summit”, gli ingredienti per la transizione energetica

Nataliya Bolboka
10/10/2022
Tempo di lettura: 3 minuti

La transizione energetica, tema ormai all’ordine del giorno, è stato al centro della terza giornata del Made in Italy Summit, che si inserisce all’interno del percorso Made in Italy: Driving Innovation, Sustainability and Resilience, nato dalla partnership tra Il Sole 24 Ore, Financial Times e Sky TG24.

Sostenibilità e innovazione, infatti, sono principi fondamentali per la transizione, senza la quale non avremo un futuro. O almeno non sulla terra.

Come ha affermato Francesco Palmieri Lupia, Managing Director e Senior Partner BCG, Responsabile BCG X per East Mediterranean Caspian, se fino all’anno scorso l’obiettivo era mitigare le emissioni, nel contesto odierno non è più sufficiente. Bisogna prepararsi e adattarsi alla resilienza.

Allo stesso tempo è necessaria un’accelerazione nella regolamentazione e l’unificazione delle politiche dei vari paesi. Sicuramente il passaggio non sarà uniforme, ma i paesi devono esser pronti per quanto loro possibile. Pena l’esclusione del mercato.

D’altronde, oggi, la sostenibilità fornisce un vantaggio competitivo che genera valore non solo nel lungo termine, ma anche nel breve. Le aziende che rispondono a tele criterio hanno costi più bassi e vengono apprezzate maggiormente da azionisti e investitori. Se questo non bastasse, i prodotti sostenibili hanno mercati superiori, in termini di profittabilità e crescita, rispetto ai business tradizionali e attraggono nuovi talenti.

Infine, grazie alle tecnologie molte riduzioni sulle emissioni possono essere a costo zero, se non addirittura generare profitto. Basti pensare alla crisi energetica che stiamo vivendo. Come ha sottolineato Lupia, poi, innovazione e sostenibilità sono strettamente connessi. L’innovazione deve essere necessariamente sostenibile e la sostenibilità si realizza attraverso l’innovazione.

Del resto la crisi energetica ha dato una forte accelerazione alla transizione green. La crisi pandemica e il conflitto russo-ucraino hanno determinato una grande tensione sul mercato del gas che a sua volta si riverbera su quello energetico. Di conseguenza il mercato delle rinnovabili è in forte crescita.

Anche le aziende hanno come priorità la transizione energetica che, d’altronde, viene posto come prerequisito dai grandi gruppi internazionali, ha specificato Giovanni Brianza, CEO Edison Next.

Nelle imprese gli ingredienti per il passaggio green ci sono. Secondo Brianza ciò che manca al sistema paese per fare lo scatto sulla transizione è una maggiore interazione tra pubblico e privato per sviluppare progetti comuni. Nella politica industriale il baricentro si sta spostando sempre più dal gas all’elettrico, motivo per cui bisogna minimizzare il costo dell’energia elettrica, attraverso accordi di importazione da paesi dove costa meno, e puntare sulla sfida tecnologica.

La priorità del prossimo esecutivo dovrà essere la continuità con il Pnrr e la semplificazione dell’iter verso le rinnovabili, ha concluso Brianza.

Nataliya Bolboka