L’Ospedale dei libri anima Scampia

Giampiero Castellotti
02/01/2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Scugnizzeria
foto da Facebook

Scampia è uno dei quartieri-simbolo della ghettizzazione urbana. Periferie difficili, come lo Zen a Palermo o Tor Bellamonaca a Roma. Proprio in queste “terre di nessuno”, dove lo Stato fa fatica ad assicurare presenza e servizi, sbocciano iniziative meritorie per opera di veri e propri “missionari” attenti alla dimensione profondamente sociale di ogni progetto.

In questo quartiere della periferia nord di Napoli da tempo brilla la “Scugnizzeria”, un luogo di cultura per gli “scugnizzi” partenopei creato dallo scrittore e libraio Rosario Esposito La Rossa, nato e cresciuto qui. È una libreria, con all’interno un equobar, una biblioteca e una casa editrice. Non contento di questa “oasi” nel deserto, l’instancabile animatore del quartiere ha ora lanciato, al secondo piano della Scugnizzeria, l’Ospedale dei libri.

L’iniziativa è davvero geniale: una tipografia-museo perfettamente operativa. Dove il digitale resta fuori dalla porta d’entrata perché, grazie anche all’inchiostro, tutto profuma di storia.

I macchinari sono antichi e preziosi. Ad esempio c’è “Lipsia”, una macchina tipografica a pedali costruita in Germania nel 1850. Il torchio tipografico è del 1840. E non mancano i caratteri mobili, ordinatamente collocati e classificati in numerosi cassetti. L’epopea di Gutenberg non è in fondo così lontana. Ma anche la celebre scena di Totò, Peppino e Furia nella Banda degli onesti, con la tipografia Lo Turco trasformata nella Mecca dei falsari, tra rulli, matrici e solventi.

L’Ospedale dei libri, come recita il nome, si propone come clinica dei volumi. Qui i libri possono riprendere vita grazie all’intervento dei giovani restauratori-scugnizzi. A disposizione di chi intende confrontarsi con questa meraviglia ci sono anche numerosi laboratori mediamente di due-tre ore: “Galassia Gutenberg”, laboratorio di tipografia destinato a famiglie, gruppi, scuole elementari, medie e superiori attraverso tredici postazioni; “Le vespe cartonaie”, laboratorio di carta artigianale realizzata secondo il metodo “amalfitano”, anche questo destinato a famiglie, gruppi, scuole elementari, medie e superiori; “La stampante solare”, laboratorio di cianotipia per la realizzazione di fotografie attraverso i raggi solari, anche questo destinato a famiglie, gruppi, scuole elementari, medie e superiori.

Al centro della sala dell’Ospedale dei libri c’è inoltre uno strumento che permette di stampare una linoleografia di Felice Pignataro, il Gioco della Papera rivoluzionaria.

Questo luogo di aggregazione e di genialità tutta partenopea si candida a diventare un polo d’attrazione per visitatori da tutta Italia. Senza porre limiti alla geografia.

L’Ospedale dei libri si trova al secondo piano della “Scugnizzeria”, via Circumvallazione Esterna 20/a, Parco Prima Casa Fab. B n18, Melito di Napoli.

Informazioni: tel. 081-9227215, cell. 328-3842929, e-mail info@marottaecafiero.it.

Giampiero Castellotti