L’inquinamento dell’aria è dentro casa

Leonardo Mamone
29/05/2023
Tempo di lettura: 4 minuti
Detersivi

Al contrario di quanto si creda, non di rado l’aria all’interno delle nostre case risulta essere più inquinata rispetto a quella all’esterno. Ciò è dato da vari fattori, quali “l’intrappolamento” all’interno di agenti inquinanti esterni (PM10, Ozono, CO2 ecc.) e, soprattutto, dalle sostanze sprigionate proprio dalla nostra abitazione, nello specifico dalle pitture e i mobili. Ma non solo.

Sorvolando la rinomata e importante azione inquinante del tabacco che “ristagna” nei divani, nei letti e in generale nelle case dei fumatori (fumo di terza mano), liberando all’interno le varie sostanze nocive, sia del tabacco sia della combustione, ne sono conosciute altre altrettanto nocive. Proprio in tema di combustione, analizzandola in contesti più diffusi (riscaldamento, cucina, ecc.), risultano particolarmente dannosi il monossido di carbonio, l’ossido di zolfo, il benzene e la formaldeide. Per questo la scelta di impianti di cottura a induzione si rivela più ecologica e sicuramente più sana, in quanto elimina questo dannoso processo.

A sostegno di questa teoria, la National Geographic riporta in un articolo uno studio guidato da Brady Seals che afferma che negli Stati Uniti oltre il 12 per cento dei casi di asma infantile potrebbero essere associati alla respirazione di aria inquinata dai fornelli a gas. La probabilità sembra esistere poiché le sostanze prima citate sono appunto irritanti per le vie aeree ed è risaputo che l’attacco asmatico avvenga in risposta, data la predisposizione genetica, ad agenti che “stimolano” le vie aeree (irritanti, allergeni ecc.).

Anche alcuni prodotti per la pulizia, sebbene molto efficaci, risultano nocivi per la salute. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Colorado Boulder: ha dimostrato che gli agenti inquinanti dei prodotti cosmetici e dei detersivi impattano al pari delle automobili.

Dagli Stati Uniti l’Environmental Protection Agency (Agenzia per la protezione ambientale) ha constatato che il 75 per cento delle emissioni di composti organici volatili proviene da fonti legate al carburante, mentre il 25 per cento dai prodotti chimici.

Per arginare il problema la soluzione è alquanto semplice e, paradossalmente, decisamente economica. L’aceto e il limone sono noti per le loro varie proprietà e utilità; nello specifico l’acido acetico contenuto nell’aceto ha proprietà sgrassanti, disincrostanti, deodoranti, antisettiche e disinfettanti, lo rendono lo dunque molto utile nella pulizia domestica. Simili proprietà sono quelle del limone, anche questo disinfettante e sgrassante per eccellenza.

Tra i nemici principali della salute che si nascondono nelle nostre case figura la formaldeide, una molecola comunemente impiegata in ambito sanitario e industriale (ad esempio, manifattura di plastiche, resine, colle, materiali isolanti e vernici). Le vernici di bassa qualità, così come i mobili più economici (che contengono notevole quantità di colla) rilasciano questa sostanza nell’aria interna, che viene poi respirata quotidianamente.

Secondo la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) la formaldeide è classificata come cancerogeno certo, associato principalmente con il tumore orofaringeo; su questo tema si è espressa anche l’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) affermando che tra i fattori rischio del rumore ai seni paranasali, sebbene “guardati con sospetto”, si trovano formaldeide e agenti inorganici.

Sebbene l’esposizione a tali agenti dovrebbe essere cronica ed in quantità molto elevate per procurare effetti decisamente gravi, la capacità irritante di alcune sostanze volatili presenti nelle case porta l’insorgenza di patologie respiratorie, date appunto dall’esposizione persistente ad irritanti.

Per garantire un ambiente interno più pulito si può fare affidamento anche sulle piante, note per le loro azioni benefiche all’interno dell’ecosistema. Alcuni studi della NASA hanno dimostrato che le piante (soprattutto alcune specie) sono in grado di ridurre notevolmente la concentrazione di inquinanti atmosferici che si annidano all’interno delle abitazioni (benzene, formaldeide, toluene, xilene ecc.). Tra i nomi delle migliori “purificatrici” figurano la Sanseveria, il Pothos, l’Aloe Vera, la Dracena Marginata e il Ficus Benjamin. Dato alquanto interessante è che l’azione di filtraggio avviene principalmente nelle radici, dove le sostanze vengono in alcuni casi utilizzate dalla pianta per costruire nuovo tessuto.

FONTI

Inquinamento e aria di casa

https://www.nationalgeographic.it/perche-i-fornelli-a-gas-compromettono-la-salute-dei-bambini-e-del-pianeta

https://www.filair.it/inquinamento-aria-indoor-cause-pericoli-rimedi-salute/sul-nostro-corpo

https://monographs.iarc.who.int/wp-content/uploads/2018/06/mono100F-29.pdf

https://spinoff.nasa.gov/Spinoff2019/cg_7.html

https://www.dors.it/matline_stasch.php?idstampa=258

Leonardo Mamone