Le vigne incantate di Chiusa (Bolzano)

Giampiero Castellotti
27/07/2022
Tempo di lettura: 5 minuti

Chiusa, comune di poco più di cinquemila residenti in Alto Adige, nella bassa Valle Isarco, è una vera chicca. Se d’estate è il posto ideale per un proficuo riposo, sul finire della bella stagione i ritmi rallentano ulteriormente, i boschi si colorano di giallo e di rosso e gli ultimi raggi di sole scaldano il corpo e l’anima per prepararsi al freddo invernale.

Ricco di piaceri e di sapori, questo angolo di paradiso è in grado di far tornare in equilibrio corpo e spirito, grazie alla dolcezza dei paesaggi e allo stile di vita slow che invita tutti a fermarsi e a godere realmente della natura circondante, delle sue tradizioni e dei suoi tesori. A cominciare dalla festa del Törggelen, che in Valle Isarco dà inizio alla quinta stagione, una tradizione dalle antiche origini.

Una di queste ci riporta al commercio dei vini e risale ai tempi in cui i vignaioli e i gestori di locande del nord e del sud usavano darsi appuntamento nelle zone viticole dell’Alto Adige per degustare il vino novello (Suser). Un’altra teoria suggerisce invece che sia legata agli scambi che avvenivano tra i viticoltori del fondovalle e gli allevatori di bestiame, situati a quote più elevate, che ogni anno in autunno si ritrovavano nelle Stuben contadine della valle per assaggiare il vino nuovo, abbinato a piatti di carne, salsicce e altre specialità fatte in casa.

Ogni anno a Chiusa l’appuntamento con il Törggelen si rinnova tra i vicoli e le vie della città, che si trasforma in una sorta di osteria a cielo aperto, proponendo gustose specialità gastronomiche tra cui speck, formaggio, canederli, salsicce affumicate, Schlutzkrapfen (tipici ravioli a mezzaluna altoatesini ripieni di ricotta e spinaci), patate lesse, crauti, minestra d’orzo, salumi, i dolci krapfen, le caldarroste e la frutta fresca di raccolta. Ad accompagnare il tutto non mancano, ovviamente, il vino novello, i vini bianchi della Valle Isarco e i succhi di frutta fatti in casa, in particolare quello di mele.

La festa del Törggelen si apre con il tradizionale corteo per i vicoli di Chiusa e il gran finale prevede l’incoronamento della Regina del Törggelen. Chiusa dedica tre sabati al Törggelen (17 settembre, il 24 settembre e 1 ottobre 2022), accompagnandolo con un ricco programma di intrattenimento e musiche popolari. Curiosità: secondo una leggenda del luogo, il Törggelen spesso potrebbe durare fino alle prime ore del mattino. Per questo motivo, è meglio programmare eventuali escursioni prima di partecipare al Törggelen…

Il Sentiero del castagno

In un break autunnale a Chiusa e nei suoi dintorni, imperdibile una passeggiata sul Sentiero del castagno (Keschtnweg), situato sul lato orograficamente destro della Valle Isarco: inizia al Monastero di Novacella nei dintorni di Bressanone e, attraversando il paese del castagno Velturno e i boschi di castagne inondati di luce, campi coltivati e paesaggi spettacolari arriva fino al castello Runkelstein a Bolzano. Da qui, il Sentiero conduce attraverso i bellissimi vigneti sui pendii del monte Guntschanerge via Glaning fino alla Valle d’Adige, a Terlano e Vilpian.

Il sentiero, lungo più di 90 chilometri, può essere suddiviso in tratti più brevi, per singole escursioni giornaliere. Durante il Törggelen molte fattorie aprono le loro cucine e le loro cantine, con la possibilità di assaggiare molte specialità enogastronomiche. E dal 14 ottobre al 6 novembre 2022 sono in programma le Settimane delle castagne di Volturno. Tra le iniziative, anche il Keschtnigl, un insieme di escursioni guidate (anche per bambini), degustazioni e concerti, e il Niglsunntig, una grande festa nel centro della cittadina, con diversi mercatini e la possibilità di assaggiare alcune specialità a base di castagne, con ricette tipiche della gastronomia contadina, vini compresi.

Il Sentiero delle prugne

Un altro luogo splendido per una passeggiata autunnale è il Sentiero delle prugne di Barbiano: particolarmente adatto per le famiglie, il sentiero si percorre in un paio d’ore ed è lungo quattro chilometri: durante il cammino si incontrano diversi pannelli che forniscono interessanti informazioni sulla prugna di Barbiano, presente sui pendii di questa cittadina fin dal tardo Medioevo. Ricca di vitamine e minerali, contiene parecchio potassio e un’alta percentuale di sorbitolo. 

Dal 3 al 18 settembre 2022 sono in programma le Settimane delle prugne di Barbiano: i ristoranti del territorio servono piatti a base di queste prugne autoctone e nei negozi si trovano prodotti particolari come le prugne secche o il pane alle prugne. Da assaggiare, in particolare, lo strudel alle prugne, le marmellate e gli originali canederli di prugne. È anche possibile partecipare a escursioni guidate per scoprire interessanti curiosità su queste prelibatezze locali.

Considerata uno dei “Borghi più belli d’Italia“, Chiusa è situata a pochi chilometri dall’autostrada del Brennero, in valle Isarco, nel cuore dell’Alto Adige, a una decina di chilometri a sud di Bressanone.

Giampiero Castellotti