Ita Airways, nuovo Dpcm per accelerare la cessione

Nataliya Bolboka
23/12/2022
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Ita

Il governo ha approvato un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm), con cui velocizza i tempi per la vendita di Ita Airways.
La compagnia è al momento controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia. Con il nuovo Dpcm viene eliminato il vincolo per cui il ministero è obbligato a cedere la maggioranza della compagnia. Attualmente, infatti, è in corso una trattativa con Lufthansa, compagnia tedesca che vorrebbe acquisire solo il 40 per cento delle azioni, almeno per il momento. Eliminando questo vincolo, il governo può così accelerare le trattative.

Fondata nel 2020 ed erede di Alitalia, la privatizzazione della compagnia aerea italiana, è stata richiesta dalla Commissione Europea. Da anni ormai il governo investe fondi pubblici nella compagnia di bandiera, che però continua ad essere in costante perdita. Per risollevare l’azienda la Commissione UE, che monitora la questione, ha sollecitato la cessione della società ad enti privati.

Le trattative per vendere la compagnia erano iniziate circa un anno fa sotto il governo Draghi. Allo scadere del termine, le offerte per la Ita Airways erano due: da una parte il gruppo Msc e la compagnia tedesca Lufthansa, dall’altra il fondo statunitense Certares con Air France-Klm e Delta Airlines. Ad agosto, il governo aveva deciso di trattare in esclusiva con quest’ultima perché “maggiormente rispondente agli obiettivi fissati da Palazzo Chigi”, si leggeva nel comunicato del Mef.

Tuttavia, dopo le elezioni, le trattative sono state bruscamente interrotte a favore del consorzio formato da Msc e Lufthansa, che avevano proposto un’offerta economicamente più vantaggiosa. Il gruppo Msc avrebbe dovuto rilevare il 20 per cento di ITA Airways, e Lufthansa il 60 per cento, mentre il restante 20 per cento sarebbe rimasto al ministero dell’Economia. Ma anche questa trattativa non è andata a buon fine. A novembre, infatti, Msc ha ritirato la propria offerta.

Rimasta la sola Lufthansa, la compagnia tedesca si è dichiarata disponibile a rilevare subito una quota tra il 40 e il 49 per cento, per poi salire nei prossimi anni fino al 100 per cento, con un investimento totale di circa 240 milioni di euro. Unico ostacolo era la clausola eliminata con il nuovo Dpcm.

Ora l’obiettivo è chiudere la trattativa a gennaio, in modo da completare la vendita per giugno 2023, mese per cui è prevista l’approvazione del bilancio dell’anno precedente.

Nataliya Bolboka