Si è svolta a Palazzo Ripetta, nel cuore della Capitale, la serata celebrativa che segna il culmine di un programma di iniziative legate al ventesimo anniversario dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, il gruppo delle 18 grandi famiglie del vino simbolo dell’enologia italiana di alto pregio nel mondo.
Il 2024 ha segnato una tappa speciale per IGM: due decenni di valorizzazione e promozione della cultura del vino d’eccellenza in tutti i continenti, che anche quest’anno ha visto i produttori impegnati in numerosi appuntamenti internazionali.
L’incontro capitolino, che ha visto come ospiti di eccezione il ministro Francesco Lollobrigida e il vice ministro Maurizio Leo, ha fornito l’occasione per rivivere il percorso dell’Istituto Grandi Marchi attraverso la proiezione di un docufilm appositamente realizzato per narrarne i primi vent’anni di attività. Un viaggio tra esperienze, aneddoti, propositi attraverso il racconto del presidente Piero Mastroberardino, del presidente onorario Piero Antinori e di tutti i vignaioli che compongono questa prestigiosa “squadra”. Quaranta minuti per ripercorrere la storia del gruppo, dal primo incontro all’impegno verso i mercati emergenti, dalle missioni nei vari continenti ai passaggi di testimone tra esponenti di diverse generazioni. È proprio la lungimiranza uno dei valori portanti di IGM che si traduce nella capacità di tramandare un’eredità di storie e valori e, al tempo stesso, guardare al futuro del settore.
“Siamo tornati a Roma per condividere un momento importante di questo ambizioso viaggio condotto insieme da un gruppo di amici, prima ancor che colleghi – ha sottolineato Piero Mastroberardino, presidente IGM – tutti legati da un comune sentire: la simbiosi tra i valori familiari e quelli della propria terra, da cui scaturiscono interpretazioni enoiche di rara bellezza. Il contributo di ciascuna di queste antiche e prestigiose storie familiari contribuisce a comporre un mosaico di buone pratiche nel mondo imprenditoriale che travalica l’ambito specifico della filiera vino. Di qui la proposizione di un programma di attività che, in uno con la missione di difesa e valorizzazione della nostra filiera, promuove iniziative a carattere etico e investimenti ad elevata sostenibilità, che fa di IGM una rappresentazione armonica della biodiversità tipica del patrimonio enologico dello Stivale”.
Sull’importanza del ruolo che Istituto Grandi Marchi ricopre da vent’anni si è espresso anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
“A IGM va riconosciuto il grande merito di aver messo da parte l’individualismo a favore del lavoro di squadra – ha spiegato il ministro Lollobrigida. “Così facendo ha dimostrato come l’Italia, nel momento in cui si muove come sistema, risulti sempre vincente grazie a un patrimonio fatto di straordinaria qualità e di capacità umane che sono nel nostro DNA. Qui ci troviamo di fronte a delle grandi famiglie, rappresentative dei propri territori e capaci di stare al passo con i tempi senza mai perdere le radici e la propria identità. Infine va sottolineato il modo di proporre il vino di questo gruppo, in un approccio a questo meraviglioso prodotto fatto di cultura e di consapevolezza”.
Molto apprezzato l’intervento di Maurizio Leo, che ha ribadito l’attenzione dell’attuale Governo sulle principali tematiche fiscali che caratterizzano la filiera vino, il mondo dell’agricoltura e dell’agriturismo, i delicati profili del family business e dei passaggi generazionali, illustrando brevemente il lavoro che l’Esecutivo sta svolgendo proprio nell’ambito delle imprese di famiglia del settore.
A chiudere la serata l’intervento del primo presidente del gruppo.
“Era il 2003 quando noi produttori ci incontrammo per la prima volta – ha raccontato Piero Antinori, past president di IGM – in occasione di una Wine Experience a New York. Prese così l’avvio questa grande avventura che ha visto i nostri vini aprire nuove frontiere, dalla Russia alla Cina, fino al Sud Est Asiatico, le missioni in Australia, India, Malesia, e in tanti altri mercati che ancora oggi sono considerati emergenti ma che all’epoca rappresentavano una vera e propria operazione pionieristica. Negli anni la nostra attenzione si è spostata anche su scenari più consolidati: già note le nostre missioni in Usa, Canada e Inghilterra che ogni anno confermano il crescente interesse di questi mercati tanto per le nostre etichette quanto per lo stile e la cultura che ci contraddistinguono”.
La serata di Roma si è conclusa con una degustazione delle migliori etichette IGM negli eleganti spazi di Palazzo Ripetta.
I protagonisti
Piero Mastroberardino – Mastroberardino
Piero Antinori – Marchesi Antinori
Maurizio Zanella – Ca’ del Bosco
Josè Rallo – Donnafugata
Giovanni Folonari – Ambrogio & Giovanni Folonari
Valentina Argiolas – Argiolas
Chiara Lungarotti – Lungarotti
Anselmo Guerrieri Gonzaga – San Leonardo
Rosanna Carpenè – Carpenè Malvolti
Michele Bernetti – Umani Ronchi
Santiago Marone Cinzano – Col d’Orcia
Raffaele Boscaini – Masi
Alberto Chiarlo – Michele Chiarlo
Sebastiano de Corato – Rivera
Felix Jermann – Jermann
Cesare Benvenuto Pio – Pio Cesare
Alberto Tasca d’Almerita – Tasca d’Almerita
Priscilla Incisa della Rocchetta – Tenuta San Guido