Intelligenza artificiale, un algoritmo italiano in vista dell’AI Week a Rimini

Giovanni Castellotti
04/04/2023
Tempo di lettura: 4 minuti
Giacinto Fiore E Pasquale Viscanti Fondatori Ia Spiegata Semplice

La tecnologia del momento non conosce limiti e, day by day, conquista sempre più posizioni nelle gerarchie aziendali e nelle preferenze dei singoli manager e professionisti. L’intelligenza artificiale, tra presente e futuro, risulta la soluzione più gettonata dalle organizzazioni per crescere dal punto di vista operativo ed economico.

Conferme in merito giungono dall’indagine condotta da Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e co-organizzatori dell’AI Week.

In vista dell’evento in programma dal 17 al 21 aprile, infatti, i due professionisti hanno profilato tutte le oltre 1.000 realtà che prenderanno parte all’appuntamento “AI addicted”, e hanno scoperto che più di una realtà su tre (37%) vuole utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei prodotti offerti, il 33% la sfrutterebbe per ottimizzare la customer care e il 31%, invece, concentrerebbe la propria attenzione sui singoli servizi.

Entrando più nel dettaglio, la maggior parte delle aziende che parteciperà all’AI Week (75%) ha intenzione di integrare i propri sistemi con piattaforme d’intelligenza artificiale di ultima generazione e le stesse imprese vogliono effettuare questo cambiamento entro i prossimi sei mesi. Ma non è tutto perché le realtà più aperte a questo cambiamento sono quelle che contano un numero di dipendenti compreso tra uno a dieci (315), seguono quelle che con un quantitativo da undici a 50 (272), da oltre 200 (232) e, infine, da 51 a 200 (190). E ancora, la maggioranza delle aziende che hanno preso parte all’indagine appartengono al settore della consulenza (1° con 23%), seguito dal marketing (2° con 18%) e dalla metalmeccanica (3° con 15%).

Ora una domanda sorge spontanea: com’è possibile aiutare queste imprese ed avvicinarle a partner strategici in grado di fornire loro soluzioni di IA adeguate per i loro obiettivi?

La risposta arriva proprio dai fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice che, in vista dell’AI Week e delle due giornate in presenza al Palacongressi di Rimini, hanno ideato il 1° algoritmo 100% made in Italy dotato d’intelligenza artificiale per facilitare la connessione tra i due estremi insieme alla collaborazione instaurata con il Centro di Ricerche Semeion.

Entrando più nel dettaglio, Fiore e Viscanti hanno profilato le aziende insieme alle loro necessità e, attraverso l’innovazione, saranno in grado di fornire loro un elenco di potenziali partner: questi a loro volta avranno l’opportunità di proporre loro delle soluzioni di IA studiate ad hoc per soddisfare le richieste delle imprese in questione e ottimizzare così servizi e prodotti finali. “Grazie a quest’invenzione di ultima generazione promuoviamo e facilitiamo il networking – affermano Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, co-organizzatori dell’AI Week e fondatori di IA Spiegata Semplice. “In vista dell’AI Week e del 20-21 aprile non esiste migliore opportunità per iniziare a conoscersi e collaborare al fine di perfezionare i propri servizi e crescere in termini di business. Oltre che educare le organizzazioni sulle opportunità offerte dall’IA, l’evento sarà anche una grande opportunità per strutturare relazioni professionali e partnership strategiche”.

Dalle aziende si passa nello specifico ai fornitori grazie ad un sondaggio ad hoc che coinvolto 85 realtà del panorama nazionale: a questo proposito, dall’indagine emerge che il 77% dei potenziali partner propone soluzioni di IA utili a migliorare i processi aziendali, il 70% per incrementare i risultati a livello di marketing e vendite e il 63% per ottimizzare i singoli servizi. Il 55% dei fornitori coinvolti ha già clienti che stanno utilizzando le proprie soluzioni di IA nel settore banking o finance, il 40% nell’ambito e-commerce e ICT e il 37% nel mondo del retail. Inoltre, il 95% delle organizzazioni analizzate è in grado di fornire soluzioni d’intelligenza artificiale entro sei mesi, le quali, nel 51% dei casi, possono essere integrate con i sistemi utilizzati dai clienti.

Nel 75% dei casi, vengono fornite delle soluzioni personalizzate a seconda delle esigenze dei partner e, nel 62% delle probabilità, le soluzioni stesse vengono strutturare da un team di sviluppatori che può essere integrato nell’azienda che richiede il servizio.

“Da piccoli dati è possibile ricavare grandi informazioni – dichiara il professor Massimo Buscema, direttore del Centro di Ricerche Semeion. “Insieme a Giacinto e Pasquale è stato effettuato un importantissimo lavoro di ricerca e analisi. Si tratta di una prima volta in Italia e non esiste strumento migliore dell’intelligenza artificiale per rendere il tutto efficace ed immediato agli occhi di tutti i manager e i professionisti che hanno deciso di abbracciare il futuro”. 

Giovanni Castellotti