Il “Tortellante”, a Modena pasta fresca fatta da ragazzi autistici

Giampiero Castellotti
07/06/2022
Tempo di lettura: 4 minuti

Il Tortellante è un laboratorio terapeutico – abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. Il progetto, avviato a gennaio 2016 e integrato da attività abilitative e formative per migliorare le autonomie, si è dimostrato anche una buona pratica di inclusione, coinvolgendo tutta la comunità.

Nel Tortellante, in sostanza, ragazzi autistici imparano a confezionare pasta fresca fatta a mano. Ed oggi, per la prima volta, la scienza dice ufficialmente che questa attività ha un vero e proprio valore terapeutico: la rivista “Research in developmental disabilites” della prestigiosa casa editrice scientifica olandese Elsevier ha pubblicato il primo studio in campo internazionale che misura l’impatto delle attività lavorative in campo gastronomico sul miglioramento della qualità della vita nei giovani con autismo. Lo studio è stato svolto da una equipe multidisciplinare composta da ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia coordinata dal prof. Giuseppe Plazzi, che hanno lavorato in team con lo staff scientifico del Tortellante e la supervisione dell’Azienda USL di Modena

La storia di Tortellante inizia all’interno di Aut Aut Modena, l’associazione che promuove e coordina progetti di formazione, assistenza e raccolta fondi per il sostegno alle famiglie con persone autistiche nella provincia di Modena.

Il progetto pilota si è avviato nel gennaio 2016 dimostrando da subito ottimi risultati, certificati anche dall’equipe scientifica coordinata dal prof. Franco Nardocci e dagli psicologi Alessandro Rebuttini e Martina Rossetti. Tutto è svolto sotto la regia dello chef Massimo Bottura e di sua moglie Lara Gilmore, che partecipano spesso alle attività in prima persona.

Nel corso dei due anni successivi il progetto è stato affinato per migliorare la compatibilità tra prestazioni richieste per la confezione della pasta fresca e i requisiti specifici dell’autismo. Sono state inoltre rafforzati i contatti con le Istituzioni, con le famiglie e con la rete di sostenitori sul territorio, oltre a diffondere il progetto sui media locali e nazionali.

Nell’autunno 2018 si è costituita l’Associazione di Promozione Sociale, con la inaugurazione della nuova sede in una zona centrale della città, ristrutturata ed attrezzata grazie all’impegno e il finanziamento delle famiglie e di sponsor privati. L’iniziativa, nata come una terapia abilitativa e formativa, può ora rappresentare una concreta opportunità di lavoro per i ragazzi, oltre a una “palestra di autonomia” volta ad affrontare con maggiori strumenti il Dopo di Noi.

Tra i diversi obiettivi che si prefigge l’associazione rientrano:

  • avviare percorsi formativi individualizzati per un inserimento lavorativo
  • migliorare l’attività in team, anche con persone non formate per l’autismo
  • migliorare e arricchire la condizione dei partecipanti nella vita adulta e in vista del “DOPO DI NOI”
  • sostenere le famiglie nella transizione all’età adulta
  • incentivare e agevolare l’integrazione e l’inclusione delle persone autistiche nella comunità di riferimento, sensibilizzare la comunità sul tema dell’autismo

Nel corso del 2016 e 2017 si è svolto presso Aut Aut Modena il primo progetto pilota, con 21 ragazzi tra i 15 e 27 anni, con diversi livelli di abilità, che hanno partecipato alle attività per due ore a settimana divisi su tre gruppi.

L’esperienza del semestre ha dimostrato che si tratta di un’attività gratificante e funzionale per ragazzi con autismo, anche nel caso di soggetti che presentino un ridotto livello di autonomia. In diversi casi i ragazzi autistici si sono rivelati più abili e costanti dei loro coetanei senza autismo, rivelando anche un buon talento e passione nel lavoro.

Dalle valutazioni qualitative realizzate al termine del percorso si è ricavato che i ragazzi hanno potenziato la propria immagine di sé, aumentato l’autonomia e incrementato diversi aspetti fino ad allora critici (lavorare in team, rispettare le regole, gestire i tempi di attesa, ecc). I riscontri da parte delle famiglie sono stati positivi, e così pure quelli di volontari e sostenitori.

Giovedì 9 giugno ore 10.30 presso la Sala G. Ulivi dell’Istituto Storico di Modenavia Ciro Menotti 137, Modena, si svolgerà una conferenza stampa per presentare la ricerca internazionale. Saranno presenti:
Stefano BonacciniPresidente Regione Emilia-Romagna
Eugenio CominciniSenatore della Repubblica, primo firmatario del disegno di legge n.1618 sulle start-up sociali per persone con autismo
Gian Carlo MuzzarelliSindaco di Modena
Carlo Adolfo PorroRettore Università di Modena e Reggio Emilia
Giuseppe PlazziIRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neurali presso UniMoRe
Fabrizio StaraceDirettore Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche AUSL Modena, Presidente Società italiana di Epidemiologia Psichiatrica
Franco NardocciServizio di Coordinamento e Supporto alla Ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità, Consulente scientifico delle associazioni Aut Aut Modena e Il Tortellante
Andrea LippariniCoordinamento Provinciale Autismo Modena 
Introduce e modera: Erika Coppelli, Presidente associazione Il Tortellante

comitato direttivo:

Erika Coppelli, Presidente
Silvia Panini, Vicepresidente
Simona Gozzi
Andrea Lipparini
Stefania Seidenari
Massimiliana Bianchi
Maria Cristina Giacobazzi
Francesco Giangrande
Lara Troy Gilmore
Pier Paolo Ferrari
Gian Luca Casarini

Giampiero Castellotti