Ia, le sfide etiche al mondo del lavoro

Vanessa Pompili
30/05/2025
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Giovedì 29 maggio Fondolavoro è stato uno dei protagonisti della 16esima edizione del Festival del lavoro 2025 in corso ai Magazzini del Cotone di Genova. Prima con l’evento “Etica e sostenibilità del lavoro: competenze, dignità, inclusione nell’era dell’intelligenza artificiale” in collaborazione con il Centro studi Unsic, poi con la partecipazione del direttore Carlo Parrinello al seminario “Matching & formazione, il coltello a doppio taglio dell’Ia” promosso da Economy Group.

In linea con il tema proposto dal Festival, la tavola rotonda organizzata da Fondolavoro ha analizzato la necessità di bilanciare il potenziale dell’automazione con la tutela dei diritti umani, della trasparenza e dell’equità. Una riflessione su come l’accelerazione tecnologica in corso, se non opportunamente governata, rischi di mettere in discussione i valori fondamentali del lavoro quali la legalità, la dignità e l’umanità.

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Sono intervenuti sull’argomento, apportando interessanti contributi differenti e specifici a seconda delle proprie competenze, Carlo Parrinello in apertura, a seguire Claudia Principessa ingegnere informatico e amministratore unico Adelfoi, Francesca Faggioni docente di economia e gestione delle imprese Uni Roma Tre e membro del Comitato scientifico Centro studi Unsic, Giuseppe Mosa avvocato giuslavorista e membro del Comitato scientifico Csu. A moderare gli interventi il giornalista Piero Muscari.

Presentato in occasione del Festival del lavoro 2025 il rapporto “Etica e sostenibilità del lavoro: competenze, dignità, inclusione nell’era dell’intelligenza artificiale” esamina lo scenario attuale e il complesso rapporto uomo-lavoro-intelligenza artificiale, individuando alcune delle sfide etiche principali che l’Ia pone al mondo lavorativo: opacità e responsabilità nelle decisioni, discriminazione algoritmica, privacy e sorveglianza, disumanizzazione e perdita di empatia. La risposta arriva dall’attività parallela di etica e diritto che devono regolare l’uso dell’Ia nei luoghi di lavoro e guidare la progettazione dell’Intelligenza artificiale secondo principi etici.

Il report propone poi alcune azioni da mettere in atto per assicurare a tutti una crescita inclusiva, sostenibile ed evitare che l’Intelligenza artificiale possa accentuare le diseguaglianze prima lavorative, poi economiche e infine sociali. I passi fondamentali individuati dagli esperti sono il potenziamento della formazione per i nuovi lavori, la collaborazione tra imprese, istituzioni e sindacati, l’investimento in politiche attive del lavoro. Il documento si conclude con la riaffermazione della necessità di governare la tecnologia e non di esserne governati perché “solo così l’innovazione diventerà sinonimo di progresso reale e la ‘quarta rivoluzione industriale’ potrà essere ricordata non per aver creato nuovi disagi, ma per aver contribuito a elevare la condizione umana”.

Vanessa Pompili