Green city, fondamentale il supporto dello Stato

Nataliya Bolboka
05/06/2023
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“Oggi la produzione di energia viene per due terzi dal carbone e un terzo dalle rinnovabili: entro il 2030 dobbiamo ribaltare questo schema ed arrivare a un terzo di fossile e due terzi di rinnovabili. Il gas ci servirà per accompagnare questo cambiamento”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin alla Conferenza nazionale delle green city presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.

Organizzata dal Green city network, attività promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, la Conferenza costituisce il primo appuntamento del Festival Green&Blue. Aperto a Roma il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il festival si sposterà a Milano per i giorni successivi e si chiuderà l’8 giugno 2023.

Al centro della Conferenza il tema neutralità climatica nell’amministrazione dei centri urbani e il confronto tra alcune delle principali città italiane. Come ha sottolineato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, “le città potrebbero e dovrebbero fare molto di più” nell’affrontare le sfide derivanti dal cambiamento climatico. Come ha ricordato Ronchi, non è la prima volta che il Paese si trova di fronte ad episodi come quelli che hanno interessato l’Emilia Romagna negli ultimi giorni e non sarà nemmeno l’ultima.

La situazione, infatti, non farà altro che peggiorare e ad oggi le misure adottate fin qui non sono più sufficienti per far fronte agli eventi climatici estremi. In tal senso le green city svolgono un ruolo chiave. “Non esiste una transizione energetica sostenibile senza una città sostenibile”, ha dichiarato Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei servizi energetici.

In Italia sono nove le città che partecipano alla Missione europea “100 climate-neutral and smart cities by 2030” per abbattere i gas serra entro il 2030: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Come ha affermato Edoardo Zanchini, direttore dell’Ufficio Clima di Roma, “è importante che tante città italiane si siano candidate” all’iniziativa europea, ma ha anche ricordato che “dobbiamo collaborare perché da soli non riusciremo a vincere la sfida dell’adattamento climatico se non ragioniamo come Paese”.

La necessità di un supporto da parte dello Stato e di una strategia nazionale è stata ribadita più volte nel corso della Conferenza, a partire da Matteo Lepore e Giorgio Gori, rispettivamente sindaco di Bologna e di Bergamo.

“Abbiamo l’urgenza di cambiare e la consapevolezza della necessità di cambiare, ma non abbiamo gli strumenti perché questa transizione sia socialmente desiderabile, che è la condizione necessaria per farlo”, ha dichiarato Elena Grandi, assessore all’Ambiente e verde di Milano.  

Allo stesso modo Andrea Ragona, assessore all’Urbanistica, alla mobilità e viabilità, all’Ambiente e alla Ciclabilità di Padova, ha sottolineato la necessità di una normativa sulla rigenerazione delle città e per il recupero del suolo.

Tra i relatori anche l’assessore di Firenze Andrea Giorgio, l’assessore di Genova Matteo Campora, l’assessore di Prato Giacomo Sbolgi, Fabrizio Tucci, direttore del Dipartimento Pdta della Sapienza di Roma, Cristina Amirante, assessore del Friuli Venezia Giulia e infine Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, intervenuti tramite videomessaggio.

Nataliya Bolboka