Contratti in somministrazione, prorogato il limite temporale del decreto Dignità

Nataliya Bolboka
13/02/2023
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Prorogata di un anno la scadenza per le imprese che impiegano, per oltre 24 mesi, lavoratori con contratto in somministrazione. La scadenza, fissata al 30 giugno 2024, doveva essere inizialmente eliminata da un emendamento al decreto Milleproroghe, ma il Dipartimento politiche comunitarie aveva contestato tale scelta.

Nel 2018, con il decreto Dignità, i contratti a termine hanno subito forti limitazioni, prevedendo una durata massima di 24 mesi. Oltre questa durata il datore di lavoro era tenuto all’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore.

In seguito, una circolare del ministero del Lavoro aveva specificato che la norma non si applicava per i lavoratori con contratto in somministrazione, stabilendo che questi potevano “essere inviati in missione sia a tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza obbligo di causale o limiti di durata”.

I decreti successivi hanno poi reintrodotto la limitazione, ma prorogandone il termine. Per far fronte all’emergenza pandemica, il decreto Agosto 2020 ha prorogato il limite temporale di 24 mesi al 31 dicembre 2021. Nel 2022 un emendamento al Dl fiscale ha introdotto una nuova proroga fissando la scadenza al 30 settembre 2022. La scadenza è stata ulteriormente posticipata prima dal decreto Sostegni ter al 31 dicembre 2022 e, infine, al 30 giugno 2024 dal decreto Taglia prezzi dello scorso maggio.

Tuttavia le continue proroghe non fanno altro che determinare un clima di incertezza tanto per i dipendenti quanto per le aziende. Massimiliano Romeo, della Lega, aveva proposto un emendamento per eliminare del tutto la scadenza, ma questo ha generato dubbi rispetto alle direttive comunitarie. Per il momento quindi la scadenza viene spostata al 30 giugno 2025.

Francesco Baroni, presidente Assolavoro ha commentato: “Auspichiamo che questo ulteriore differimento apra finalmente alla decisione per rivedere in maniera strutturale la norma, tenuto conto dello scenario reale. Ci sono oltre 130mila persone assunte dalle Agenzie a tempo indeterminato, il limite fissato da legislatore lascia queste persone in un limbo e le espone al turn over”, riporta il Sole 24 Ore.

Nataliya Bolboka