Bottega Bernard: sartorialità, etica e sostenibilità

Vanessa Pompili
14/10/2022
Tempo di lettura: 5 minuti

Una mosca come simbolo iconico, per rappresentare l’importante ruolo che questo piccolo insetto svolge per l’ambiente. La mosca con la sua innata curiosità e quel suo essere ovunque, contribuisce al ciclo della vita in ogni angolo del nostro pianeta. Recuperando la valenza positiva di questo insetto, i creativi di Bottega Bernard hanno deciso di giocare con il “logo mosca” utilizzandolo sia come marchio per il brand, sia inserendolo qua e là in ogni capo o accessorio.

Bottega Bernard è un brand di abbigliamento sartoriale sostenibile per uomo e per donna che affonda le sue radici nel cuore della Toscana e nelle tradizioni artigianali che fanno del know-how tipicamente italiano un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.

BB nasce nel 2021 con l’idea di apportare a piccoli passi un cambiamento nel mondo della moda, per tornare alle origini, quando i capi venivano fatti con lentezza e secondo le esigenze del cliente. È la realizzazione di un sogno, una nuova visione di moda sostenibile in cui la pratica sartoriale, la qualità dei capi artigianali e un gusto moderno si uniscono al rispetto dell’ambiente.

Il brand usa esclusivamente tecniche artigianali della tradizione tipiche del vero made in Italy e ricerca tessuti e materie prime di alta qualità, che hanno un impatto ridotto sull’ambiente, prediligendo fibre naturali, biologiche o riciclate ed end-cycle.

Non a caso anche la scelta del nome. La bottega è l’emblema dell’artigianato, il luogo di lavoro di un’artista che realizza le cose con le proprie mani e soprattutto con il cuore. Uno spazio che evoca e racchiude in sé il saper fare e le capacità del vero made in Italy e che simboleggia il valore più importante, il tempo, che Bottega Bernard vuole, come si faceva in passato nelle botteghe sartoriali, dedicare alle persone. Un lavoro accurato e sapiente che celebra una tradizione che ha radici antiche ma che è necessario riscoprire aggiungendo un pizzico di contemporaneità.

L’altra parte del nome,Bernard, evidenzia il forte legame del brand verso la propria famiglia, altro valore considerato fondamentale da Annachiara Bernardi, la ventiduenne fondatrice e designer del brand Bottega Bernard.
La laurea in economia conseguita alla Luiss di Roma e la specializzazione in “Luxury, fashion and made in Italy”, le hanno permesso di ideare il brand Bottega Bernard riuscendo a realizzare il sogno di quando era bambina.
La grande passione per la moda e per le tecniche sartoriali, unitamente all’interesse per l’ambiente, fanno sì che i capi di BB siano un modo per raccontare il mondo delle donne e degli uomini che vivono l’epoca contemporanea pur ispirandosi ad un classicismo vagamente nostalgico e ad una filosofia di vita semplice e minimale. 

Bottega Bernard pensa che ogni persona sia unica e preziosa, per questo pone l’attenzione sull’essenza delle cose e sul benessere delle persone. Le linee fresche e minimaliste dei capi e degli accessori proposti permettono di creare uno stile durevole, personalizzato e senza tempo. 

Il confezionamento realizzato a mano dei capi su taglia e su misura ed i tessuti ricercati e raffinati, sia per la moda uomo che per la moda donna, confluiscono in uno stile versatile adatto a vivere ogni occasione.

Lafilosofia del brand si fonda su una visione del mondo più attenta e rispettosa dell’ambiente, in cui si possa creare una connessione emotiva con le persone ed esprimere attraverso la moda armonia, calma ed equilibrio.

L’idea principe di Bottega Bernard è quella di vestire gli uomini e le donne in Italia e nel mondo con collezioni moda sostenibili che uniscono qualità ed eccellenza della sartoria handmade in Italy ad un approccio Slow Fashion.
Riportare al centro dell’attenzione il concetto di artigianalità, il “tornare alle origini” quando i capi venivano realizzati a mano, su misura, con grande attenzione ai dettagli e alla qualità dei tessuti.

Oltre all’artigianalità, punto forte del brandè l’impegno per realizzare capi 100 per cento made in Italy in maniera sartoriale con tessuti eco-friendly di alta qualità, creando pezzi fatti per durare nel tempo.

Anche se giovanissima, Annachiara è consapevole che il vero made in Italy è fatto di materie prime di alta qualità e di una sapiente manifattura, due elementi imprescindibili che esaltano la bellezza di ogni singolo elemento. Ogni capo di Bottega Bernard è realizzato a mano nel laboratorio con sede in Toscana, dal momento dell’ordine fino al confezionamento,ed è riprodotto in quantità limitate, per rendere ogni creazione ancora più unica e personale. In un mondo dove la sovraproduzione è imperante, BB vuole fare il necessario per andare controcorrente e produrre solo quello che viene richiesto quando viene effettuato un ordine.

Capi sartoriali per un lusso senza tempo. Bottega Bernard crede e valorizza un nuovo lusso, fatto di tempo, passione e artigianalità, senza bisogno di eccessi, di sfarzo o ricchezza esasperata. Nelle collezioni di Bottega Bernard l’idea di luxury si percepisce dalla qualità dei tessuti, nella realizzazione dei dettagli sartoriali e nello stile senza tempo.

Notevole importanza assume la scelta dei tessuti, eco-friendly e tutti made in Italy. Per Bottega Bernard la qualità è un valore irrinunciabile che implica il rispetto delle persone, del lavoro e dell’ambiente.
Per questo a monte della realizzazione dei capi c’è un’attenta selezione dei tessuti e delle materie prime di alta qualità, che hanno un impatto ridotto sull’ambiente prediligendo così fibre naturali, biologiche o riciclate ed end-cycle.

L’impegno di sostenibilità non si limita alla produzione dei capi, ma cura ogni aspetto, come la scelta dei complementi che servono al confezionamento e alla spedizione dei vestiti. Per ridurre al minimo gli sprechi e l’impatto sull’ambiente viene mantenuto l’imballaggio più piccolo possibile privilegiando materiali ecosostenibili, biodegradabili e riciclati. Un packaging più coscienzioso che può essere riutilizzato, per dargli una seconda vita ed entrare a far parte della quotidianità.

Vanessa Pompili