Si è tenuto ieri, 28 settembre, presso il Centro Congressi “La Nuvola” di Roma, l’Aws Public Sector Symposium, l’evento di Aws dedicato ad esperti e principianti del cloud, rappresentanti della pubblica amministrazione, tecnici di aziende di ogni settore e dimensione in cerca di ispirazione e idee per guidare il cambiamento.
Al centro dell’evento i temi dell’innovazione, dell’accelerazione nel raggiungimento di obiettivi sostenibili, della migrazione e modernizzazione delle applicazioni, della sovranità digitale, dell’elaborazione intelligente dei documenti, della generative AI e della costruzione di architetture resilienti.
La strategia nazionale del cloud per l’Italia, gli incentivi del Pnrr e le qualificazioni Acn, infatti, hanno determinato una brusca accelerazione nella trasformazione dei sistemi informatici, fondamentali per poter cogliere le nuove opportunità di innovazione, non solo per le aziende private, ma anche per la pubblica amministrazione, università e scuole, centri di ricerca, entità sanitarie e società statali.
Questo tipo di tecnologia è in grado di rivoluzionare il modo di lavorare, permette di diventare più agili e flessibili e consente di scalare in tempi velocissimi nuovi servizi. In base alle stime Aws, la migrazione al cloud del 10 per cento dei sistemi IT del settore pubblico aiuterebbe i contribuenti a risparmiare 87 milioni di euro.
“Il cloud è un’opportunità straordinaria che la pubblica amministrazione deve cogliere. E deve coglierla non come un momento di cambiamento di paradigma tecnologico, ma come cambiamento di paradigma culturale”, ha dichiarato Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico, Innovazione, Digitale e Semplificazione della Regione Umbria, intervenuto al panel di apertura.
Si tratta di una sfida comune, in cui “non dobbiamo vedere i player della tecnologia come un fornitore. Sono dei partner della pubblica amministrazione nel cambiamento culturale per poter implementare una cultura di processo”, ha continuato.
L’importanza di sfruttare queste tecnologie da parte della pa è stata ribadita anche da Matteo Del Fante, ceo di Poste Italiane. “Occorre accompagnare il cambiamento digitale per rendere la vita di tutti i cittadini più semplice. Non è giusto che diventi più semplice solo sui servizi dei privati – ha dichiarato. –“Noi siamo dalla parte del pubblico e dobbiamo permettere ai nostri cittadini di avere un’interazione con il pubblico simile a quella che hanno con i grandi player del privato”.