A Biella il congresso mondiale dei sarti

Giampiero Castellotti
18/05/2023
Tempo di lettura: 6 minuti
Tutti

La sartoria rappresenta il miglior “Made in Italy”, una vera e propria bandiera tricolore di eleganza, artigianalità e gusto nel mondo. È quanto è stato ribadito nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, nel corso della conferenza stampa di presentazione del 39° congresso della “World federation of master tailors”, il congresso mondiale dei sarti, che si svolgerà a Biella dal 31 luglio al 5 agosto 2023. La “World federation of master tailors” (Wfmt) è la più importante associazione mondiale che riunisce le migliori sartorie del globo: dagli Usa al Giappone, ovviamente Italia compresa.

Greggio

“La nostra città è pronta a dare il massimo supporto all’Accademia Nazionale dei Sartori, la storica associazione di settore, e ad accogliere i partecipanti del 39° congresso internazionale – ha detto l’assessore al Commercio e Sviluppo economico del Comune di Biella, Barbara Greggio. “La nostra città è stata riconosciuta nel 2019 ‘Città Creativa Unesco’ proprio per l’arte e l’artigianato tessile. Il nostro distretto tessile produce ben 36 milioni di metri di tessuto laniero all’anno sui 70 milioni di metri prodotti da tutte le imprese italiane: potremmo simbolicamente abbracciare tutto il mondo una volta e mezza. Nel campo della moda internazionale Biella si distingue per l’alta qualità dei tessuti, per la perfezione delle rifiniture, per la ricerca innovativa e sostenibile nella cura e nei processi di lavorazione della lana e dei prodotti in semi lavorazione: elementi e passaggi di lavoro che conferiscono particolare bellezza e raffinatezza ai tessuti che rendono il risultato superiore”.

L’assessore Greggio ha svelato anche “i segreti” del connubio tra Biella e la tessitura, indicando sia l’atavico allevamento ovino sia la straordinaria qualità dell’acqua alpina.

Pietrella

Ospitare la federazione mondiale è naturalmente un onore per la città piemontese. Anche perché si tratta di un’organizzazione storica. “Federazione dei Maestri sarti” era il nome del comitato organizzativo tenutosi in Belgio addirittura nel 1865. E sempre in Belgio, a Bruxelles, nel 1907, si è tenuto nuovamente il comitato esecutivo, che è stato internazionalmente riconosciuto fin dall’anno successivo. In quella sede è stata creata la “Federation of master tailors”. Tre anni dopo, nell’agosto del 1910, si è svolto il primo congresso ed il suo fondatore, Jaque Frikx, è stato eletto presidente. In quell’incontro si è deciso che il congresso si sarebbe dovuto svolgere ogni due anni. In quel periodo aderirono 250 sarti provenienti da 15 nazioni.

Londra, Parigi, Zurigo, Bruxelles, Berlino, Seul, Salisburgo sono alcune delle città che hanno ospitato un congresso della Wfmt. In Italia si sono svolti sette congressi: cinque a Roma (nel 1954, 1975, 1983, 1995 e 2011) uno a Treviso nel 2003 e uno a Verona nel 2019. Adesso, dopo la cancellazione di due anni fa a causa della pandemia, l’edizione numero 39 del congresso della Wfmt si terrà a Biella. Ancora una volta a significare come l’Italia sia al centro della sartoria mondiale.

Scalfarotto

All’evento parteciperanno oltre 250 sarti provenienti da 28 Paesi. Si stima una partecipazione complessiva di oltre 500 persone tra sarti, accompagnatori e addetti ai lavori. Un’occasione unica per le aziende tessili, vanto distintivo del territorio, e per il “Made in Italy” in generale, noto e apprezzato in tutto il mondo.

L’Italia sarà rappresentata dall’Accademia nazionale dei sartori, la più antica associazione al mondo del settore, nata nel 1575. Il suo presidente, il maestro Gaetano Aloisio, ricopre il ruolo di vicepresidente della Wfmt e ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione. A lui si deve infatti la proposta di far svolgere il 39° congresso a Biella, con il fine di rafforzare l’identità sartoriale italiana, dalla materia prima (il tessile) al prodotto finito (le sartorie). Per la prima volta in oltre un secolo di storia, uno stesso Paese organizzerà due edizioni consecutive del congresso della Wfmt.

Aloisio

Se il calabrese Gaetano Aloisio, con atelier in via di Porta Pinciana 1 e boutique in via Francesco Crispi 117 a Roma, è il presidente dell’Accademia, ne è segretario generale il molisano Sebastiano Di Rienzo, con atelier per anni in via Sistina. Vicepresidenti sono Doriano Pergolari e Daniele Piscioneri. Mario Napolitano ne è presidente onorario, Romano Natali il tesoriere.

Il 39° congresso si articolerà in una serie di conferenze, incontri, visite, sfilate, per tutti e cinque i giorni della sua durata. Si discuterà dello stato e del futuro della sartoria mondiale, con importanti ospiti dei mondi istituzionale, imprenditoriale e della cultura. Un’occasione unica, dal momento che sarà riunito il gotha della sartoria mondiale nella fase di ripartenza dopo i due anni di pandemia.

Il confronto non sarà soltanto a parole, ma anche stilistico, grazie ai concorsi: “Abito di confronto”, “Ago e filo d’oro”, “Miglior asolaia del mondo” e altri.

Si svolgeranno anche due sfilate: la prima della Wfmt vedrà tutti i migliori rappresentanti di ogni singolo Paese partecipante; la seconda vedrà sfilare i più importanti maestri italiani, che aderiscono all’Accademia nazionale dei sartori, organismo che riunisce oltre 110 sartorie italiane.

Chiorino
Elena Chiorino

“Ci tengo a ringraziare la Federazione mondiale dei maestri sartori per aver scelto la capitale della lana, patrimonio Unesco per l’artigianato tessile e saremo pronti ad accoglierli – ha concluso l’assessore Greggio. “La sartoria rappresenta l’anello finale della filiera tessile, il cliente sceglie il tessuto insieme al sarto e così la cultura tessile viene tramandata attraverso questa fondamentale figura. Siamo quindi orgogliosi di poter accogliere a Biella i maestri sartori, custodi di abilità tecnica e di grande creatività, di pazienza e sapere da tramandare ai giovani, affinché la filiera tessile, nella sua completezza, possa risplendere come prezioso elemento del ‘Made in Italy’, che il mondo intero ci riconosce e che costituisce il patrimonio più importante del nostro Paese, simbolo di tutto ciò che ci ha reso grandi per la capacità di combinare cultura, buon gusto e genio imprenditoriale”.

Il congresso quindi costituisce il doveroso omaggio alla storica tradizione tessile di Biella favorita dalla sua posizione ai piedi delle Alpi. In quest’area del Piemonte già nel Medioevo le attività tessili si suddividevano in tre rami: sartoria, tessitura e drapperia. A seguire c’è stata la differenziazione territoriale in base al prodotto, dai “panni fini” ai “panni grezzi e ordinari”.

I primi telai meccanici, ideati dagli inglesi, sono stati introdotti in Italia proprio da un imprenditore biellese, Pietro Sella, nel 1816 e installati nella Valle di Mosso.

Oggi Biella è l’unico distretto in Europa a conservare integra l’intera filiera produttiva del tessile, dal trattamento delle fibre sudice al capo finito.

Per sopravvivere alla concorrenza globale, il distretto si è evoluto verso produzioni di eccellenza, spostandosi verso la fascia alta e altissima del mercato. Si utilizzano prevalentemente lane australiane ed altri materiali pregiati (cashmere, pelo di cammello, alpaca, vigogna, mohair).

Alla conferenza stampa alla Camera dei deputati sono stati presenti come relatori, tra gli altri, i parlamentari Fabio Pietrella e Ivan Scalfarotto e l’Assessore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo Studio universitario della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

Per il video cliccare QUI.

Roby Allario Gwvunagvsvu Unsplash
Il santuario di Oropa, a dodici chilometri da Biella (foto di Roby Allario)
Giampiero Castellotti